Venerdì 11 settembre sono ripresi gli incontri “dal vivo” del Gruppo di lettura pomeridiano “Tea time“. Il libro scelto per ricominciare un nuovo anno di letture condivise era “Fontamara” di Ignazio Silone. Il romanzo, uscito per la prima volta nel 1933, racconta le vicende degli abitanti di un paesino degli Abruzzi dal nome immaginario ed evocativo di Fontamara. Questi “cafoni”, realisticamente descritti nella loro ingenuità, sono vittime di un’ignoranza vecchia di secoli e di un nuovo dominatore, il fascismo imperante. Ecco alcune riflessioni del gruppo:
- E’ un classico moderno, da tenere in libreria accanto ad altri capolavori quali ” I Promessi Sposi”, “Il Gattopardo”e “I Vicerè”. E’ una lettura indispensabile per capire l’Italia
- Tratta un tema universale, quello dell’ingiustizia, che riguarda – purtroppo – ogni tempo e ogni luogo
- Ha uno stile piano, diretto, che corrisponde al lento ripetersi senza speranza delle vicende che racconta
- Ci si immedesima nella fatica e nella sfortuna di questo paese e si soffre con i suoi abitanti per l’ineluttabilità del loro destino
Il libro scelto per il prossimo incontro è “Dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado.
(Sabrina Zanoni)